AFFITTARE CASA ALLA ISOLE CANARIE

Avv. Francesco Junior De Liso

Esperto in Fiscalità delle Canarie

INFORMAZIONI UTILI SUGLI AFFITTI ALLE CANARIE

La scelta di affittare una proprietà alle Isole Canarie è una decisione entusiasmante, tuttavia, prima di immergervi completamente in questa esperienza, è essenziale avere una comprensione completa delle leggi e delle considerazioni importanti legate agli affitti alle Canarie.

In questo articolo, analizzeremo insieme alcune informazioni utili che vi aiuteranno a pianificare, firmare e gestire un contratto di locazione alle Canarie.

Sia che siate turisti che cercano una residenza temporanea o investitori immobiliari alla ricerca di opportunità, queste informazioni vi aiuteranno a navigare nel mondo degli affitti alle Canarie in modo sicuro ed informato.

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QUANTO DURA UN CONTRATTO DI LOCAZIONE PER ABITAZIONE A GRAN CANARIE, TENERIFE E FUERTEVENTURA?

I contratti di locazione immobiliare in Spagna sono soggetti a diverse regole legali a seconda del tipo di proprietà affittata (abitazione, locale commerciale, ufficio, terreno agricolo, industria, ecc.), dello scopo dell’affitto (residenza permanente, soggiorno temporaneo, ecc.) e della data del contratto.

In linea di principio, la durata degli affitti è quella concordata liberamente dalle parti. Tuttavia, per gli affitti di abitazioni, la Legge sugli Affitti Urbani (LAU) protegge l’inquilino affinché possa godere di una stabilità minima. Per questo motivo, è consentito all’inquilino, se la durata concordata è inferiore a cinque anni, di prorogare il contratto di anno in anno a sua libera scelta, fino a quando si raggiungono cinque anni dalla data di inizio dell’affitto. Se il locatore è una persona giuridica (un’azienda), il termine è di 7 anni invece di 5.

In altre parole, un inquilino ha il diritto di rimanere nell’abitazione affittata per un periodo minimo di 5 anni (7 se il locatore è una persona giuridica), indipendentemente dal fatto che il contratto firmato abbia una durata di un anno.

AFFITTO ALLE CANARIE: COSA PAGA IL PROPRIETARIO E COSA PAGA L’INQUILINO?

A meno che il contratto di locazione non stabilisca diversamente, di solito questa è la suddivisione più comune tra proprietari e inquilini:

Il proprietario dell’abitazione è responsabile del pagamento di spese come le spese condominiali, l’IMU, le assicurazioni della casa…

L’inquilino pagherebbe i servizi pubblici per l’uso dell’abitazione, come l’acqua, il gas, l’elettricità, Internet…

CHI PAGA PER LE RIPARAZIONI?

Le maggiori controversie di solito sorgono riguardo alle riparazioni di certi guasti causati dall’uso normale o dal cattivo uso. Proprio qui si verificano le dispute più grandi, perché questa è la linea che determina chi paga questo tipo di interventi.

Nel caso di un guasto in un’abitazione, come indicato dalla Legge sugli Affitti Urbani, “il locatore (proprietario) è obbligato a effettuare, senza diritto di aumentare l’affitto, tutte le riparazioni necessarie per mantenere l’abitazione nelle condizioni di abitabilità per servire all’uso concordato, salvo quando il deterioramento che richiede la riparazione sia imputabile all’affittuario ai sensi di quanto disposto dagli articoli 1.563 e 1.564 del Codice Civile”. D’altra parte, secondo la legge, “le piccole riparazioni richieste dall’usura dovuta all’uso normale dell’abitazione saranno a carico dell’affittuario (inquilino)”.

In altre parole, la chiave per determinare chi deve pagare una riparazione sarà se essa è necessaria affinché l’abitazione sia abitabile o meno, e se il danno è stato causato da un uso improprio dell’abitazione da parte dell’inquilino.

QUANTO SI PAGA DI CAUZIONE QUANDO SI AFFITTA UN APPARTAMENTO?

Secondo la Legge sugli Affitti Urbani, “sarà obbligatoria l’esigibilità e il versamento di una cauzione in denaro pari a una mensilità di affitto per l’affitto di abitazioni e due mensilità per l’affitto a uso diverso da quello dell’abitazione”.

L’INQUILINO PUÒ ANNULLARE UN CONTRATTO DI LOCAZIONE PRIMA DEL TERMINE?

Sì, l’inquilino può terminare il contratto di locazione, una volta trascorsi almeno sei mesi, purché lo comunichi al locatore con un preavviso minimo di trenta giorni.

Le parti possono concordare nel contratto che, nel caso di recesso, l’affittuario debba risarcire il locatore con una somma equivalente a una mensilità dell’affitto in corso per ogni anno di contratto rimanente da adempiere. I periodi di tempo inferiori all’anno daranno luogo a una parte proporzionale del risarcimento.

Quando può un proprietario terminare il contratto di locazione prima della scadenza?

Il proprietario può annullare il contratto di locazione prima della sua scadenza per le seguenti cause:

a) L’omissione del pagamento dell’affitto o, se del caso, di qualsiasi importo di cui il pagamento sia stato assunto o spetti all’affittuario.

b) L’omissione del pagamento dell’importo della cauzione o del suo aggiornamento.

c) La sublocazione o la cessione non autorizzate.

d) La causazione intenzionale di danni alla proprietà o di lavori non autorizzati dal locatore quando il suo consenso sia necessario.

e) Quando nell’abitazione si svolgono attività moleste, insalubri, nocive, pericolose o illegali.

f) Quando l’abitazione non sia più principalmente destinata a soddisfare la necessità permanente di alloggio dell’affittuario o di chi ne fa effettivamente uso.

Studio Legale alle isole canarie

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