LICENZE TURISTICHE E CASE VACANZA IN SPAGNA E

ALLE ISOLE CANARIE

Secondo l’ultimo rapporto di Eurostat, l’istituto statistico della Union Europea, la Spagna è il secondo Paese europeo, solo dopo la Francia, a registrare il maggior numero di soggiorni in affitto per le vacanze.

Stando ai dati di FEVITUR, gli alloggi turistici rappresentano circa il 31,5% dell’offerta degli alloggi per le vacanze in Spagna.

Questi numeri sono interessanti, non soltanto per chi decide di visitare il nostro territorio, ma anche per chi decide di aprirvi un’attività o comunque ottenere fonti di reddito.
Ciononostante, è importante conoscere bene i meccanismi e la normativa prima di dedicarsi al settore degli alloggi turistici in Spagna, visto che è il procedimento non è poi così semplice.

La prima difficoltà sta nella mancanza di una legge unica statale che disciplini il settore delle case vacanza. La regolamentazione turistica, così come in materia di affitti vacanze, è competenza esclusiva delle comunità autonome, per cui non sarà lo stesso dedicarsi a questa attività a Siviglia o farlo a Barcellona. Come se non fosse sufficiente, anche i vari municipi posso regolamentare gli affitti turistici, sempre a patto di non entrare in conflitto con la normativa autonomica, gerarchicamente superiore.

Per avere una visione globale dell’ordinamento giuridico spagnolo, indichiamo la normativa in vigore nel 2023 per le case vacanza in ognuna delle Comunità Autonome:

  • Andalucía: Decreto 28/2016, de 2 de febrero
  • Aragón: Decreto 1/2023, de 11 de enero
  • Asturias: Decreto 48/2016, de 10 de agosto
  • Baleares: Ley 6/2017, de 31 de julio
  • Canarias: Decreto 113/2015 de 22 de mayo
  • Cantabria: Decreto 225/2019, de 28 de noviembre
  • Castilla y León: Decreto 3/2017, de 16 de febrero
  • Castilla-La Mancha: Decreto 36/2018, de 29 de mayo
  • Cataluña: Decreto 75/2020, de 20 de agosto
  • Comunidad Valenciana: Decreto 10/2021, de 22 de enero
  • Extremadura: Ley 2/2011, de 31 de enero
  • Galicia: Decreto 12/2017, de 26 de enero
  • Madrid: Decreto 79/2014, de 10 de julio
  • Murcia: Decreto n.o 256/2019, de 10 de octubre

Vista la varietà di leggi di referenza, è importante sempre affidarsi ad esperti nel settore prima di intraprendere questo tipo di attività. Infatti, nel caso in cui si stesse affittando una casa vacanze illegalmente e senza rispettare le leggi autonomiche, le sanzioni possono andare da 2.000 euro a 150.000 euro.

Nonostante, le differenti fonti legali a cui abbiamo fatto riferimento, esistono dei requisiti minimi che ogni appartamento o alloggio turistico deve soddisfare in tutto il Paese:

  1. Avere almeno un bagno, una cucina, una camera da letto e un soggiorno;
  2. Le camere devono essere completamente attrezzate e dotate di connessione internet Wi-Fi;
  3. Ci deve essere un numero di emergenza a disposizione dell’ospite, che sia sempre attivo;
  4. Nessun ospite può essere rifiutato per motivi di sesso, razza o religione.

COS’è LA LICENZA TURISTICA?

La licenza turistica è il permesso necessario per poter destinare una casa ad appartamento turistico o per le vacanze. Questa licenza è obbligatoria per avviare qualsiasi attività turistica nella struttura nel rispetto della legalità. Vista la sua fondamentale importanza deve essere ottenuta prima dell’apertura dello stabilimento, calcolando che il procedimento richiede da uno a tre mesi. Nel caso in cui si desideri pubblicizzare l’alloggio su portali come TripAdvisor o Airbnb, per non avere problemi posteriormente, è necessario disporre della licenza turistica con il suo numero di registrazione.

COME RICHIEDRE LA LICENZA PER UNA CASA VACANZA O UN APPARTAMENTO TURISTICO?

Chiunque voglia adibire la propria proprietà a casa vacanza o appartamento turistico, deve adempiere con una serie di formalità affinché possa ottenere la licenza turistica.

Sia quale sia la comunità autonoma di riferimento è necessario ottenere la cosiddetta Dichiarazione Responsabile per l’avvio di attività di alloggio ad uso turistico, la quale attesta che l’alloggio è idoneo ad ospitare turisti. Tale documento deve essere presentato insieme ad un disegno dell’abitazione firmato da un tecnico competente, vistato dell’ordine professionale interessato.

Nonostante le varie norme autonomiche, un punto comune in tutto il Paese è la presentazione al Comune di riferimento dei seguenti documenti:

  1. CERTIFICATO DI ABITABILITÁ o LICENZA DI OCCUPAZIONE, il quale certifica le condizioni abitative della casa;
  2. DATI DELLA CASA E DEL PROPRIETARIO;
  3. DIMOSTRAZIONE DI SODDISFARE I REQUISITI DELLA NORMATIVA VIGENTE.

Successivamente, il Comune procederà al corrispondente registro del turismo alla comunità autonoma e consegnerà al proprietario il numero di iscrizione o registrazione.

Si può pagare l’affitto in contanti?

La legge stabilisce che il pagamento dell’affitto debba essere effettuato tramite mezzi elettronici. Questa disposizione mira a favorire la tracciabilità dei pagamenti e la sicurezza delle transazioni. Tuttavia, si prevede un’eccezione a questa regola generale.

Nel caso in cui l’affittuario o il proprietario non disponga di un conto bancario o non abbia accesso a mezzi elettronici di pagamento, e a condizione che ne faccia esplicita richiesta, sarà possibile effettuare il pagamento dell’affitto in contanti direttamente presso l’abitazione arrendata.

Questa eccezione è stata introdotta per garantire che le persone che non hanno accesso ai servizi bancari o ai mezzi di pagamento elettronici non siano discriminate o escluse dal mercato degli affitti. Riconoscendo che alcune persone potrebbero trovarsi in situazioni particolari in cui l’utilizzo di metodi di pagamento elettronici risulta difficoltoso o impossibile, si permette loro di effettuare il pagamento in contanti, offrendo un’alternativa praticabile.

Tuttavia, è importante notare che questa opzione di pagamento in contanti è considerata un’eccezione e non la norma. L’obiettivo principale resta quello di incoraggiare l’utilizzo dei mezzi di pagamento elettronici per garantire maggiore sicurezza e tracciabilità delle transazioni. Si raccomanda agli affittuari e ai proprietari di adottare preferibilmente modalità di pagamento elettroniche per semplificare le procedure e promuovere una gestione più efficiente degli affitti.

È fondamentale che tutte le transazioni, indipendentemente dal metodo di pagamento scelto, siano documentate in modo adeguato. Gli affittuari devono richiedere e conservare le ricevute di pagamento come prova di avvenuta transazione, mentre i proprietari devono fornire ricevute o documenti di conferma ai fini contabili.

In conclusione, sebbene la regola generale sia quella del pagamento dell’affitto tramite mezzi elettronici, è prevista un’eccezione che consente il pagamento in contanti in situazioni particolari. Questa disposizione mira a garantire l’accesso equo al mercato degli affitti per coloro che non possono utilizzare i mezzi di pagamento elettronici, tuttavia si raccomanda comunque l’utilizzo preferenziale dei metodi di pagamento elettronici per una gestione più efficiente e sicura delle transazioni immobiliari.

pratiche amministrative canarie

NORMATIVA SPECIFICA DELLE ISOLE CANARIE PER LA LICENZA DI VIVIENDA VACACIONAL

Essendo le Isole Canarie una delle principali destinazioni turistiche della Spagna, molti proprietari di case nella zona decidono di investire in un’attività di affitto vacanze.

Se ci si chiede cosa intende con “casa vacanza” alle Canarie, la risposta la ritroviamo nel regolamento sugli alloggi per le vacanze, approvato con decreto 113/2015, secondo il quale una proprietà è considerata una casa vacanza quando è arredata e attrezzata, a condizioni di utilizzo immediato e commercializzata su canali di offerta turistica, da cedere temporaneamente e integralmente a terzi, abitualmente, a scopo di alloggio turistico e a pagamento. La cessione è abituale secondo il governo canario quando si realizza due o più volte all’anno, o una volta all’anno in modo reiterato.

La principale normativa in materia di alloggi per vacanze alle Canarie è il Regolamento sull’Attività Turistica di Alloggio del 2010 ed il Regolamento sulle Case Vacanze del 2015.

Di seguito indichiamo i principali requisiti per le case vacanza alle Canarie:

  1. CERTIFICATO DI ABITABILITÁ;
  2. ATTREZZATURE DI BASE;
  3. PUBBLICITÁ DEI PREZZI;
  4. TELEFONO DI ATTENZIONE AL CLIENTE;
  5. CARTELLO IDENTIFICATIVO;
  6. MODULI DI RECLAMO;
  7. REGISTRO DEI VIAGGIATORI.

Se la abitazione rispetta i requisiti indicati, il passo successivo sarà registrare la casa vacanze alle Canarie. Per iniziare bisognerà raccogliere tutta la documentazione e la principale è la Dichiarazione Responsabile. Prima di registrare una casa vacanza bisognerà, inoltre, dimostrare il titolo di proprietà della stessa o il diritto a gestirla.

Oltre a questo, ci si dovrà registrare presso l’IGIC alle Canarie, presentando il modello 400, rubrica 1685 “Alloggi turistici extra-alberghieri”. Una volta fatto ciò, si dovrà richiedere all’amministrazione il documento giustificativo corrispondente, in modo da poterlo accompagnare con la dichiarazione responsabile.

Un ulteriore documento fondamentale è l’attestato di certificazione energetica, mediante il quale un esperto specifica il grado di efficienza energetica di un edificio. Nel caso in cui non si presenti tal certificato le multe possono essere da 300 a 6000 euro.

L’amministrazione delle Isole Canarie richiede a coloro che iscrivono un’abitazione per le vacanze la presentazione dei piani dettagliati dell’abitazione e della sua situazione rispetto al suolo pubblico, per cui bisognerà esserne in possesso prima di richiedere la dichiarazione responsabile.

L’ultimo documento richiesto per l’iscrizione di una casa vacanza alle Canarie è la polizza di assicurazione di responsabilità civile, ricordando che non vale una polizza di assicurazione sulla casa.

Una volta presentati tutti i documenti richiesti e completata la Dichiarazione Responsabile, questa si potrà presentare personalmente presso il comune o telematicamente presso la Sede Elettronica del Governo Canario, abbonando la corrispondente tassa. É fondamentale presentare la Dichiarazione Responsabile per evitare una multa che può arrivare fino a 300.000 euro. L’iscrizione nel Registro delle Imprese e delle Attività Turistiche della Comunità Autonoma delle Canarie sarà effettuata d’ufficio dall’amministrazione dopo aver presentato la dichiarazione responsabile e tutta la documentazione necessaria.

Il passo successivo e previo all’affitto turistico sarà la stipulazione di un contratto di localizzazione che contenga almeno:

  1. Gli orari di apertura dello stabilimento;
  2. Il numero massimo di persone che possono occupare l’alloggio;
  3. Il prezzo da addebitare, incluso l’IGIC;
  4. La redazione del contratto sia in spagnolo che in inglese.

Soffermandoci sull’aspetto fiscale, è importante tenere in conto che nelle Canarie non esiste una tassa turistica che grava sugli alloggi turistici. Gli affitti delle case vacanza, infatti, sono soggetti a una tassa comune con il resto della Spagna, l’IRPF, e un’altra specifica delle Canarie, l’IGIC.

L’IRPF, o imposta sul reddito delle persone fisiche, è una dichiarazione che ogni cittadino spagnolo deve presentare ogni anno. Le entrate derivanti dall’affitto di case vacanza devono essere dichiarate in questa procedura, classificandosi in modo diverso a seconda delle circostanze. Da un lato, vi è la possibilità che essi siano tassati come redditi da capitale immobiliare, ossia i proventi della locazione di beni immobili. Dall’altro, il reddito deve essere dichiarato come reddito da attività economica, nel caso di avere una reception o offrire servizi considerati propri del settore alberghiero. In entrambi i casi si dovranno considerare quelli che sono i costi deducibili.

Nelle Isole Canarie, poi, non esiste l’IVA, ma un’imposta alternativa: l’IGIC, o Imposta Generale Indiretta Canaria, che, come l’IVA, grava sul consumo di beni e servizi, e tutte le strutture turistiche dovranno pagare un IGIC del 7%, indipendentemente dal fatto che forniscano o meno servizi considerati propri dell’industria alberghiera.

Nel caso in cui decidessi aprire un’attività turistica di questo tipo, contattaci per ottenere la migliore consulenza in materia e accompagnarti in tutto il processo. I nostri esperti ti aiuteranno in ogni fase e risolveranno qualsiasi dubbio o questione che possa nascere in ogni momento. 

Studio Legale alle isole canarie

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