GUIDA COMPLETA AL MODELLO 720 IN SPAGNA: COSA DEVI SAPERE
Avv. Francesco De Liso
Il Modello 720, noto anche come Dichiarazione informativa sobre bienes y derechos situados en el extranjero, è un obbligo fiscale in Spagna che richiede ai residenti di fornire informazioni sulle loro attività finanziarie e patrimoniali all’estero. In questo articolo, esploreremo i dettagli del Modello 720, i suoi requisiti, le scadenze e le conseguenze in caso di mancata presentazione.
.COS’È IL MODELLO 720
Il Modello 720 in Spagna è una dichiarazione informativa che richiede ai residenti di fornire informazioni dettagliate sui loro beni e diritti all’estero. Tali informazioni includono conti bancari, investimenti, immobili e altre proprietà di valore significativo. Se stai pensando di trasferirti alle Canarie o già hai intrapreso questo passo è importante presentare il modello 720 per non avere brutte sorprese in futuro.
REQUISITI PER LA PRESENTAZIONE
Una volta arrivato alle Isole Canarie dovrai presentare il Modello 720 se la tua situazione rispecchia uno o più dei seguenti criteri:
– Possiedi conti correnti aperti con depositi di almeno 50.000 euro in banche situate all’ estero
– Possiedi azioni, diritti, assicurazioni vitalizie, assicurazioni di reddito, depositi vincolati, gestiti o contrattualizzati all’estero;
– Possiedi beni immobiliari o i diritti su beni immobili situati all’estero.
INFORMAZIONI RICHIESTE
Nel Modello 720, devi fornire informazioni dettagliate su ciascuna categoria di beni all’estero. Ciò include il valore dei beni, la localizzazione, i dati identificativi delle entità finanziarie coinvolte e altre informazioni pertinenti.
SCADENZE E TERMINI
La scadenza per la presentazione del Modello 720 è il 31 marzo di ogni anno. Tuttavia, è importante notare che il Modello 720 va presentato solo una volta, a meno che non ci siano modifiche sostanziali nei beni dichiarati.
SANZIONI E CONSEGUENZE
La mancata presentazione o la presentazione incompleta o in ritardo del Modello 720 può comportare sanzioni finanziarie significative. In passato le sanzioni potevano variare a seconda della gravità dell’infrazione ed arrivavano fino al 150% del valore non dichiarato o dichiarato erroneamente.
CONSIGLI UTILI
– Consulta un commercialista esperto per garantire la corretta compilazione e presentazione del Modello 720. Contatta il nostro studio per presentare il modello 720 nei giusti termini e compilando tutte le informazioni necessarie.
– Mantieni un registro accurato di tutti i tuoi beni e diritti all’estero per semplificare il processo di dichiarazione.
– Rispetta rigorosamente le scadenze e assicurati di presentare il Modello 720 entro il termine stabilito.
La presentazione del Modello 720 è un obbligo fiscale importante per gli italiani residenti in Spagna con beni e diritti all’estero di valore significativo. La corretta compilazione e presentazione del Modello 720 sono essenziali per evitare sanzioni finanziarie e problemi legali. Assicurati di consultare un professionista fiscale per ottenere assistenza personalizzata e seguire attentamente le scadenze stabilite.
Recentemente, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CJUE) ha deciso che sia il Modello 720, che obbligava le persone a dichiarare beni e diritti situati all’estero, sia il sistema di sanzioni ad esso collegato, erano contrari al diritto dell’Unione perché imponevano un onere eccessivo per i cittadini.
Secondo la Corte di Giustizia europea, le sanzioni imposte dall’amministrazione fiscale spagnola ai contribuenti che non adempiono agli obblighi previsti dal Modello 720 sono eccessive e violano il principio di libertà di circolazione dei capitali. La decisione si basa su tre motivi direttamente legati al diritto alla libera circolazione dei capitali:
- La mancata adempimento dell’obbligo informativo relativo ai beni e diritti situati all’estero comporta l’applicazione di imposte sulle entrate non dichiarate corrispondenti al valore di tali attività come guadagni patrimoniali non giustificati, senza la possibilità pratica di avvalersi della prescrizione.
- L’elevato importo delle multe per violazione dell’obbligo conferisce loro un carattere estremamente repressivo, e la loro accumulazione con le multe a importo fisso previste aggiuntivamente poteva comportare che l’importo totale delle somme dovute dal contribuente superava il 100% del valore dei suoi beni o diritti all’estero, costituendo un pregiudizio sproporzionato alla libera circolazione dei capitali.
- L’importo delle multe a importo fisso non è proporzionato alle sanzioni previste per infrazioni simili in un contesto puramente nazionale, e il loro importo totale non è limitato. L’importo di queste multe è di 5.000 euro per ogni dato o insieme di dati omessi, incompleti, inesatti o falsi, con un minimo di 10.000 euro, e di 100 euro per ogni dato o insieme di dati dichiarati in ritardo o non dichiarati tramite mezzi elettronici, informatici o telematici quando c’era l’obbligo di farlo, con un minimo di 1.500 euro.
Di conseguenza la sentenza ha obbligato l’amministrazione fiscale a rivedere la normativa sull’obbligo di dichiarazione dei beni e diritti situati all’estero, così come il suo regime sanzionatorio. Leggi il nostro articolo sui servizi di consulenza fiscale che offre il nostro studio.
OBBLIGO DI INFORMARE SUI BENI LOCALIZZATI ALL’ESTERO
Viene introdotta una nuova formulazione dell’articolo aggiuntivo diciottesimo della Legge Generale Tributaria, eliminando il regime sanzionatorio specifico previsto per la violazione dell’obbligo di fornire informazioni sui beni e diritti situati all’estero.
Viene aggiunto un articolo finale con la seguente formulazione:
“Articolo finale XX. Modifica della Legge 58/2003, del 17 dicembre, sulla Legge Generale Tributaria.
Viene modificato l’articolo aggiuntivo diciottesimo della Legge 58/2003, del 17 dicembre, sulla Legge Generale Tributaria, che viene formulato come segue:
Articolo aggiuntivo diciottesimo. Obbligo di informazione sui beni e diritti situati all’estero.
I soggetti obbligati a dichiarare le proprie imposte devono fornire all’Amministrazione Fiscale, conformemente a quanto previsto dagli articoli 29 e 93 di questa Legge e nei termini stabiliti dai regolamenti, le seguenti informazioni:
a) Informazioni sui conti situati all’estero aperti presso istituti che operano nel settore bancario o creditizio, di cui sono titolari o beneficiari, o nei quali risultano autorizzati o detengono in qualche modo il potere di disposizione.
b) Informazioni su qualsiasi tipo di titoli, attività, valori o diritti rappresentativi del capitale sociale, fondi propri o patrimonio di qualsiasi tipo di entità, o sulla cessione a terzi di capitali propri, di cui sono titolari e che sono depositati o situati all’estero, nonché sulle polizze assicurative sulla vita o l’invalidità di cui sono assicurati e sui rendite vitalizie o temporanee di cui sono beneficiari in seguito alla consegna di un capitale in denaro, beni mobili o immobili, stipulati con entità stabilite all’estero.
c) Informazioni sugli immobili e sui diritti sugli immobili di loro proprietà situati all’estero.
d) Informazioni sulle criptovalute situate all’estero, di cui si è titolari, o per le quali si ha la qualifica di beneficiario o autorizzato, o si detiene in qualche modo il potere di disposizione, custodite da persone o entità che forniscono servizi per la salvaguardia di chiavi crittografiche private per conto di terzi, al fine di conservare, archiviare e trasferire criptovalute.
Gli obblighi previsti nei paragrafi precedenti si applicano anche a coloro che sono considerati titolari reali ai sensi di quanto previsto dal paragrafo 2 dell’articolo 4 della Legge 10/2010, del 28 aprile, sulla prevenzione del riciclaggio di denaro e sul finanziamento del terrori. Contatta il nostro team di professionisti per richiedere una cosnulenza fiscale presso il nostro studio di Las Palmas de Gran Canaria o in videoconferenza.