PLUSVALENZA IMMOBILIARE ALLE CANARIE
Come calcolare la plusvalenza derivante dalla vendita di un immobile alle Isole Canarie
Commercialista Italiano Canarie
Ti spieghiamo cos’è la plusvalenza immobiliare e come si calcola nel caso tu voglia vendere il tuo immobile alle Isole Canarie. Quando vendiamo una casa la prima cosa che ci preoccupa è quanto sarà l’importo del beneficio ricavato per calcolare la tassazione sulla plusvalenza derivante dalla cessione del bene immobile.
Per calcolare tale importo, in Spagna, sarà necessario prendere in considerazione il prezzo al quale l’immobile è stato acquistato e l’importo della vendita.
Quando un’abitazione viene venduta, il capitale che riceve la parte venditrice fa parte degli utili e delle perdite patrimoniali. Per questo motivo l’importo ottenuto deve essere tassato secondo le aliquote previste per l’IRPF (Impuesto sobre la Renta de las Personas Fiscias). Questa imposta è di tipo progressivo, quindi la percentuale da applicare dipenderà dai guadagni ottenuti. Attualmente le aliquote di applicazione per gli utili patrimoniali è la seguente:
- Fino a 6.000 euro verrà pagato un tasso fisso del 19%.
- Da 6.000 euro a 50.000 euro il tasso sarà del 21%.
- Da 50.000 euro a 200.000 euro la percentuale applicabile è il 23%.
- Da 200.000 euro si aggiunge quest’anno una nuova percentuale che sarà del 26%.
In ogni caso occorre distinguere due situazioni:
- Per le plusvalenze maturate fino al 31 dicembre 2014:
Il valore di acquisizione è costituito dal valore di acquisizione o di eredità dell’immobile al quale vanno aggiunti le imposte derivanti dall’operazione. Al risultato ottenuto dovrà essere applicato un coefficiente di attualizzazione che viene regolato annualmente nel bilancio generale dello Stato.
Il valore di trasferimento è costituito dal valore della vendita dell’immobile al netto delle spese e delle imposte derivanti dall’operazione.
- Per il patrimonio maturato dal 1o gennaio 2015:
Il valore di acquisizione è costituito dal valore reale per il quale il bene è stato acquistato, al quale si aggiungono le imposte e le spese relative all’acquisto, esclusi gli interessi. Inoltre, se l’immobile fosse stato affittato, tale valore sarebbe diminuito proporzionalmente per gli ammortamenti.
Ai fini del calcolo del valore di trasmissione, l’importo delle spese e delle imposte per conto del venditore deve essere detratto dall’importo effettivo della vendita, come nel caso precedente caso.
E se non ci fossero guadagni patrimoniali?
In caso di rendimento negativo non siamo tenuti a pagare nessuna imposta, ma la dichiarazione deve essere presentata lo stesso.
Grazie per l’articolo molto chiaro.
Sulla parte immobiliare, ho due quesiti, relativi alla plusvalenza immobiliare.
1) esiste una tempistica oltre cui non si pagano tasse sulla plusvalenza? (e.g. i 5 anni italiani)
2) quali sono le imposte se l’acquisto e la sucessiva vendita vengono fatte da una società (una srl italiana)?
Grazie mille